Avvocato penalista o penalista cassazionista?

La scelta del difensore deve guardare oltre l’orizzonte dell’immediato presente.

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di Debora Zagami

Chi deve scegliere un difensore difficilmente ha un’esperienza diretta del problema nel quale suo malgrado si ritrova, dunque la soluzione viene cercata iniziando a consultare amici, parenti e conoscenti, ovvero chiunque sia stato coinvolto o abbia avuto un approccio con il mondo forense, foss’anche per un divorzio, una causa di sfratto o una vertenza in ambito lavorativo.

L’enorme quantità di informazioni reperibili nella rete web, tuttavia, aiutano a comprendere che le peculiarità del processo penale possono essere affrontate con efficacia soltanto da un avvocato penalista, ovvero da un difensore che abbia maturato una specifica esperienza in aula al fianco del proprio assistito.

Avvocato penalista o penalista cassazionista?

Tutti gli avvocati possono diventare cassazionisti, purché abbiano maturato un certo numero di anni di esperienza professionale; dal  2013 è previsto anche il superamento di un esame presso il Consiglio Nazionale Forense.

“Devo nominare un difensore in un procedimento che si trova in fase di indagini o in un processo da celebrare in primo grado di giudizio. Perché scegliere un avvocato penalista cassazionista?”

Chi si pone questa domanda deve sapere che la strategia difensiva nel processo penale si costruisce in una prospettiva di lungo termine, e l’esito positivo della causa talvolta dipende da errori procedurali che per i Giudici del merito (Giudice di primo grado e Giudice del grado di appello) non sono tali.

Dunque, è necessario sollevare le eccezioni sulle eventuali nullità nel momento giusto ed è fondamentale impugnare il provvedimento di rigetto dell’eccezione nei tempi dettati dal codice di procedura penale, e ciò per non incorrere nel fenomeno della c.d. decadenza (in virtù del quale se non viene rispettato il termine per impugnare un atto, si perde la facoltà di impugnazione e l’atto produce i suoi effetti).

Il codice di rito prevede una disciplina assai rigorosa per la proposizione delle varie eccezioni di nullità degli atti e la strategia difensiva deve essere necessariamente organizzata in prospettiva dei futuri gradi di giudizio.

Inoltre, bisogna anche considerare che esistono delle fasi incidentali che possono assumere grande rilievanza nel procedimento penale e per le quali è prevista l’impugnazione innanzi la Suprema Corte di Cassazione.

Basti pensare alla fase cautelare del procedimento, che può riguardare la libertà della persona o il sequestro di beni: anche in questo caso per elaborare una strategia difensiva efficace è fondamentale avere una cognizione dell’immediato presente in prospettiva futura, sia relativa (attinente cioè alla mera fase cautelare) che assoluta (inerente l’intero procedimento/processo che verrà definito in tre gradi di giudizio).

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